L’antica Ameria, situata in collina, tra le valli del Tevere e del Nera, vanta un’antichissima storia di cui la cittadina conserva molte testimonianze a cominciare dalla cinta muraria, per poi proseguire con il suo centro storico, ricco di notevoli impronte romane, medioevali e rinascimentali.
In epoca romana assunse lo “status di Municipio” e simbolo della sua grandezza è la statua bronzea di Germanico, nipote dell’imperatore Tiberio, unica nel suo genere, ora esposta nel museo archeologico della città data la sua posizione strategica sulla via Amerina, che consentiva facili collegamenti tra Roma ed altri ducati, fu spesso oggetto di contese fino a quando, nel XV secolo i papi nominarono un podestà da Roma. Questo fatto è rievocato ogni anno nella manifestazione storica del “Palio dei colombi”.
In piazza Matteotti si trova la cisterna, opera romana del I secolo a.C.
In centro si possono ammirare notevoli palazzi rinascimentali, tra cui Palazzo Farrattini, opera di Antonio di San Gallo il giovane.
Sono anche degne di nota altre chiese come la Cattedrale, con attigua torre dodecagonale e portale gotico, la chiesa di S. Francesco, conosciuta anche come chiesa dei santi Filippo e Giacomo, con chiostro cinquecentesco.
Altre due chiese, Sant’Agostino e S. Magno, questa monastero benedettino che ospita una comunità di monache fin dal XII secolo, conservano due organi storici risalenti al ‘600-‘700, che insieme ad altri organi presenti in città, hanno permesso di dare il via, ogni anno a maggio, ad un importante festival internazionale di organi.
Non si può, infine, dimenticare il teatro settecentesco, interamente costruito in legno e tuttora funzionante.